Nella serie, i tre principali soggetti dell’iconografia cristiana bizantina e russa del periodo medioevale: Cristo Pantocratore, Odighitria e San Nicola.
Nelle icone classiche gli elementi che compongono l’immagine sono pochi e precisi:
le linee sono geometriche; le pieghe dei tessuti intensificano i gesti; le mani benedicono, indicano o pregano Dio; il volto è il luogo dei sensi in cui le orecchie sono scoperte per ascoltare la parola di Dio, il naso sente il suo profumo, gli occhi ne contemplano il mistero e la bocca è scoperta per rivelarne la verità.
In queste opere, tutti tratti distintivi dell’iconografia classica vengono alterati:
le pieghe dei tessuti non sono precise, ma macchie tonali; le mani coprono la bocca che dovrebbe rivelare la verità oppure si chiudono in un pugno, simbolo della colpa; nel volto, occhi e orecchie sono semicoperte e quindi impossibilitati a cogliere del tutto il mistero di Dio e ad ascoltarne la parola.
Il risultato è una rielabolazione desacralizzante delle icone rese meno infallibili, meno preziose, meno precise e puntigliose e quindi più umane.
- San Nicola -140×100 – oil on paper
- Pantocrator -140×100 – oil on paper
- Leonardo Spina – Odighitria -140×100 – oil on paper